Sono 30 in tutto gli indagati coinvolti in un giro di affari per decine di migliaia di euro in sinistri falsi e vere e proprie truffe. Sono fratelli, cognati, marito e moglie, il calciatore con i suoceri. Un giro illecito che coinvolgeva autovetture e motociclette. Incidenti su incidenti in una catena infinita di richiesta di risarcimenti a più zeri. Tamponamenti che interessavano anche tre autovetture contemporaneamente. Avevano messo in piedi un vero business con le assicurazioni. Sono stati scoperti per le numerose incongruenze, le dinamiche improbabili, per i legami tra le vittime degli strani sinistri, per quei testimoni che continuavano a cadere in contraddizione. E poi le autovetture che sparivano. Non venivano più ritrovate per effettuare la perizia. Tra gli indagati spiccano i nomi di un ex calciatore della Sarnese 1926, di un noto commercialista sarnese e della moglie, di un ex assicuratore di Sarno, avvocati di Nocera Inferiore e Pagani. Addirittura su un sinistro i testimoni arrivarono a fornire tre versioni differenti. Poi, su un altro falso incidente il testimone ascoltato la prima volta dichiarò non aver assistito al tamponamento, e poi ritornò in tribunale raccontando minuziosamente i particolari, con ogni probabilità istruito a dovere. Ed ancora un uomo che arrivò al pronto soccorso con due incisivi rotti e lo stesso medico di turno all’ospedale sollevò delle perplessità su quanto dichiarato dal ferito. Persone che si ritrovavano intestate falsamente anche 4 autovetture. C’è anche un falso incidente avvenuto su una strada a senso unico di marcia con errori nel riferimento dei nomi delle strade interessate.