Aveva commissionato il pestaggio del fratello, aggredito una prima volta davanti al cimitero, luogo dove lavora, ed una seconda volta in strada nel rione Mercatello, quartiere dove vittima e carnefice vivono da anni, per questioni legate all’eredità. Ricomincia daccapo il processo a carico di A. S., 65 anni, salernitana accusata di tentata estorsione, lesioni aggravate e violenza aggravata ai danni del congiunto, parte civile nel procedimento attraverso l’avvocato Massimo Ancarola. Dopo il cambio del giudice, ieri c’è stata la riapertura del procedimento davanti alla dottoressa D’Antonio: gli avvocati non hanno prestato il consenso all’acquisizione degli atti e il dibattimento deve ricominciare daccapo. La vicenda risale al periodo compreso tra il 2013 ed il 2014 quando tra i due congiunti cominciarono a registrarsi violente discussioni a causa della divisione ereditaria. Secondo la 65enne, assistita nel processo dall’avvocato Damiano Balestrieri, il patrimonio familiare non era stato diviso in modo equo così avrebbe cominciato a pretendere dal fratello, a cui era stata assegnata la casa dove l’uomo viveva con l’anziana madre, ulteriori somme di danaro oltre a quelle già concordate. La situazione tra i due sarebbe divenuta sempre più tesa tanto che la donna avrebbe cominciato a minacciare di morte il fratello aggredito una prima volta nel novembre 2013 da un uomo incappucciato che gli sferrò una raffica di pugni mentre si accingeva a chiudere il cancello del cimitero, e una seconda volta nel febbraio 2014 quando, mentre aveva il portabagagli della propria auto aperto, fu spinto e gli fu chiuso violentemente lo sportello in testa. Per questo secondo episodio l’uomo riportò lesioni gravi finendo col perdere anche i sensi.
Fonte Il Mattino