Endoscopia all’avanguardia a Sarno. Intervista al dott Sergio Di Fenza
di Rossella Liguori
Endoscopia da record a Sarno e si dialoga con la robotica. All’ospedale si sperimenta l’intelligenza artificiale, ed il “Martiri del Villa Malta” ha una visione sempre più ambiziosa nella diagnostica e nella chirurgia, entrando di diritto tra i primi nosocomi della Campania a dotarsi di dispositivi robotici
Un passo importante lo compie la gastroenterologia ed endoscopia che ha segnato numeri record: oltre 1000 prestazioni nell’ultimo periodo, nonostante l’emergenza covid19. E si tracciano così già le linee di prospettive future che vedono il nosocomio di via Sarno Striano quale polo di eccellenza.
ROCCO CALABRESE – Direttore Sanitario Sarno
“I numeri e le prestazioni fanno di Sarno orgogliosamente un punto di riferimento dell’ agro sarnese nocerino e dei paesi del vesuviano. Un bacino di utenza importante, una richiesta diagnostica, e non solo, alla quale l’ospedale risponde con l’innovazione e le professionalità in campo”.
Così il direttore sanitario Rocco Calabrese. “Stiamo implementando interventi con il Ruggi D’Aragona per la cardiochirurgia, la riabilitazione cardiologica; stiamo avviando percorsi di chirurgia robotica. Per l’endoscopia col dottor Di Fenza, esperto non solo in procedure diagnostiche ed endoscopiche, ma anche in Ercp, procedura di chirurgia endoscopica complessa e operativa, abbiamo intrapreso una ulteriore strada innovativa anche con la nuova sperimentazione dell’intelligenza artificiale con l’individuazione di lesioni allo stadio iniziale ”. Diagnosi precoce, prevenzione, interventi e una richiesta che cresce sul piano dell’utenza.
A spiegarlo è proprio Sergio Di Fenza, responsabile dallo scorso giugno del servizio di Endoscopia Digestiva
L’INTERVISTA – Sergio Di Fenza
State sperimentando l’intelligenza artificiale. Ci spiega l’applicazione in diagnostica?
Da giorni nel nostro reparto stiamo sperimentando l’Intelligenza Artificiale, che porta un cambiamento nella pratica quotidiana dell’endoscopia digestiva, migliorando la diagnosi delle lesioni, siano esse polipi o lesioni neoplastiche.
Rispetto all’occhio umano, ha la capacità superiore di elaborare rapidamente le immagini e così identificare e classificare anche la più piccola alterazione di qualsiasi tratto dell’apparato digerente. Altra applicazione importante è la maggiore precisione del trattamento locoregionale poiché consente di mirare e asportare la lesione con millimetrica accuratezza.
L’obiettivo è dotare il reparto di tecnologia all’avanguardia?
Certamente, il nostro obiettivo è quello di poter fornire una sempre più accurata diagnosi al paziente. Affiancando al medico, che è sempre figura insostituibile e decisionale, l’Intelligenza Artificiale, strumento utile, in grado di fornire ulteriori informazioni che arricchiscono in qualità e accuratezza l’esame, si riduce la variabilità legata all’operatore, si azzera il numero di lesioni non individuate e si migliora la caratterizzazione delle stesse, prima dell’esame istologico e del trattamento. Forniamo una performance quanto più all’avanguardia tecnologicamente, così ne guadagniamo in patrimonio di salute.
L’endoscopia ha fatto dei grandi passi in avanti lasciando immaginare anche scenari futuristici. Oggi si è in grado di intervenire su quali fronti?
L’endoscopia è una vera e propria via di accesso al nostro corpo, che senza eccessivi traumatismi, ci consente di effettuare la valutazione diagnostica di un apparato importante e molto vasto come l’apparato digerente. Il nostro lavoro quotidiano, fatto con l’endoscopio, dipendente ancora dalla mano e dall’occhio dell’operatore, nel tempo grazie all’evoluzione della tecnica e dello strumentario, ha reso trattabili in maniera mini-invasiva, con la resezione, lesioni benigne e maligne. Ha reso possibile la cauterizzazione di focolai emorragici in caso di varici esofagee e l’elettrocoagulazione di zone ulcerate.
Prevenzione cancro colon-retto
La prevenzione e la diagnosi precoce sono le prime armi a difesa della nostra salute. Dopo i 50 anni, il 20% della popolazione occidentale ha un polipo. Il cancro del colon è la seconda causa di morte per tumore maligno in Italia e nei Paesi occidentali. La colonscopia è l’esame diagnostico che ci permette di fare prevenzione e riconoscere ante tempo una lesione sospetta. Essa prevede l’introduzione di un tubicino flessibile all’interno dell’organismo, che permette di individuare i polipi del colon, ovvero quelle piccole alterazioni della mucosa che potrebbero evolvere in neoplasia. I polipi più piccoli possono non essere distinti durante l’esame dall’occhio umano, ed è per questo che l’Intelligenza Artificiale, affiancando il medico durante la procedura, può esserci di aiuto, identificando e classificando i polipi piccoli e precoci. In questo modo, si giunge ad una prevenzione più efficace del tumore del colon, migliorando e standardizzando la qualità dell’esame.
Lei è da circa 6 mesi al Villa Malta tra l’altro in una situazione di emergenza covid, ci sono però per il suo reparto dei numeri importanti…
Durante il periodo della pandemia dal virus Sars-Cov2, purtroppo ancora attuale, siamo stati chiamati ad effettuare, rispettando tutte le possibili norme di sicurezza per noi operatori e per i pazienti, numerosi esami, dettati dalla necessità di voler accogliere le richieste di un copioso numero di pazienti, per lo più sono affetti da patologie neoplastiche. Effetto non secondario di questa pandemia è stato, causa il forzato ritardo diagnostico e di screening, l’aumento dei casi di tumore, come riportato anche in numerosi indagini statistiche. Il servizio endoscopica dell’ospedale di Sarno ha effettuato, in questo delicato periodo più di mille prestazioni, per pazienti con patologie biliari, neoplasie pancreatiche, pazienti emorragici e fortemente sintomatici per patologie gastriche
Il futuro della gastroenterologia a Sarno?
Per quanto mi riguarda, considero l’ospedale di Sarno un presidio cruciale data la collocazione geografica e il vasto bacino di utenza. Inoltre, può essere una struttura idonea alla decongestione di altri presidi circostanti. Nel futuro del nosocomio di Sarno, vedo la tecnologia in primis, per poter portare in una realtà dove l’incidenza di neoplasie è alta, un’arma efficace di prevenzione. Per questo mi auguro, passo dopo passo, l’acquisizione di sempre più efficienti ed accurate attrezzature sia diagnostiche che operative.