«Dobbiamo ripartire da Sarno, ricostruire la città e riconquistare tutti i comuni». Determinato, ambizioso, il candidato a sindaco del centrosinistra, Giuseppe Canfora, presentato ufficialmente nella mattinata di ieri, ha scandito il suo programma per la conquista della fascia tricolore. Al suo fianco da una parte Gaetano Ferrentino, che doveva contendersi la candidatura con le primarie ed ora sarà capolista, dall’altra gli attuali consiglieri di opposizione nel parlamentino cittadino. Scelto dal Pd, Canfora, ex primo cittadino dal 2001 al 2003, è riuscito a convogliare anche altre forze politiche. A suo sostegno già il laboratorio politico «La Sinistra» e la civica «Con Canfora». Il medico anestesista si dice pronto a riprendersi la città, dopo averla lasciata troppo presto dieci anni fa, ad appena due anni di amministrazione. Ed ancora di più mira a rimescolare le carte nell’intera provincia, provando a far primeggiare la bandiera dei democratici. Solo una parentesi, a Sarno, quella del centrosinistra in una netta prevalenza di governi di centrodestra negli ultimi venti anni. Canfora è duro quando parla degli avversari, i termini si fanno forti e la voce tuona nei locali del green bar. «Il comune in questo momento ha una capacità di spesa di 188mila euro, una cifra allarmante.
La rapina fatta in questi ultimi anni ha lasciato un disastro umano, sociale ed economico. Il centrodestra è passato di vergogna in vergogna, basta guardarsi intorno. Non c’è più nulla da prendere, a questo paese ora dobbiamo solo dare. Abbiamo avuto una parentesi dopo una grave sciagura, un gruppo che metteva insieme le speranze di ricostruire il futuro dopo la frana del 1998. Quella speranza non è finita. Il contesto ora è disastrato, ma noi trasformeremo la politica in azione». Attacca senza risparmiare colpi e ad ascoltarlo, tra tanta gente, il segretario cittadino del Pd, Domenico Manzo, il segretario provinciale dei Democratici, Nicola Landolfi, il consigliere regionale, Donato Pica, ed Alfonso Andria. Quando parla della campagna elettorale in atto, il numero uno del centrosinistra sarnese dà spazio alle puntualizzazioni che suonano come ammonimenti. «Non ci sono posti di lavoro da promettere – chiosa – Chi vuole stare con me si togliesse dalla testa di promettere posti di lavoro perché non ce ne sono. Noi creeremo opportunità. Non dobbiamo più nasconderci dietro un dito, sappiamo bene che l’illegalità sul nostro territorio è molto diffusa. A questo risponderemo con la trasparenza, l’onestà, la legittimità degli atti. Questa città ora o la salviamo tutti insieme o non ce n’è più per nessuno». Rossella Liguori
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