Corona il sogno di diventare mamma dopo 20 anni di attesa e 7 interventi addominali. La felicità per Emma Mazzotta, 44enne di Cava de’ Tirreni, ed il marito l’avvocato Matteo La Ragione che dopo essersi rivolti in precedenza a numerosi professionisti, senza ottenere alcun risultato, si sono affidati a Raffaele Petta, primario del reparto di Gravidanza a rischio del Ruggi di Salerno.
Una gravidanza molto complessa quella della 44enne metelliana, sia per l’età avanzata, sia perché la stessa era stata sottoposta a ben sette interventi laparotomici addominali. Questa condizione rendeva l’utero particolarmente fragile, poco adatto a contenere una gravidanza, per il rischio di rottura dello stesso, con conseguente morte del bambino e pericolo di vita per la mamma. Il percorso della gravidanza è stato, quindi, molto complesso, monitorata attentamente con frequenti e lunghi ricoveri ospedalieri. A complicare una condizione già difficile sopraggiungeva, poi, anche un anomalo aumento del liquido amniotico, che comportava un assottigliamento delle precedenti cicatrici sull’utero e conseguente pericolo di rottura dello stesso. Giunti alla 32esima settimana, proprio per scongiurare una imminente rottura dell’utero, è stato deciso di sottoporre la paziente a taglio cesareo, nonostante la presenza di numerose e tenaci aderenze, dovute ai sette interventi sull’addome eseguiti in precedenza, dopo aver accelerato la maturazione dei polmoni del bimbo, con la somministrazione di cortisone. Nasceva così il piccolo Ugo, con un peso di 2,060 kg, lungo 40 centimetri. Il piccolo Ugo è stato successivamente seguito nel reparto di Terapia intensiva neonatale per oltre un mese.
Fonte Il Mattino