Rifondazione Comunista con i suoi fedelissimi va da sola e non appoggia il centrosinistra. Il candidato a sindaco è Luciano D’Amora che attacca tutti. Lo storico partito che ha perso esponenti nel corso degli anni, è rimasto in piedi proprio grazie a D’Amora che oggi concorre per la fascia tricolore più come protesta verso l’attuale maggioranza e disapprovazione per l’operato dell’opposizione, che per la vera conquista della poltrona più alta di palazzo San Francesco. D’Amora spara a zero sul candidato del Pd, l’ex sindaco Giuseppe Canfora. «Noi andiamo da soli perché non condividiamo la scelta del centrosinistra. Il Pd in questi anni di opposizione non ha fatto niente in aula di consiglio ed ancora di più non è stato capace di esprimere un proprio candidato. Dopo tante peripezie è andato a scovare il vecchio sindaco Canfora che è stato in letargo per 10 anni. Noi non lo abbiamo mai visto più nella vita sociale di questa città. Poi all’improvviso è stato come prendere un mobiletto vecchio e spolverarlo».
Poche parole a scandire gli ultimi anni di amministrazione che vanno a colpire sia il centrodestra che il centrosinistra. «La mia candidatura – spiega D’Amora – è supportata da persone con valori e principi, per far capire a questi signori che la maggioranza dovrebbe amministrare e l’opposizione controllare. Eppure sono anni che assistiamo a scene vergognose che di regolare e onesto hanno ben poco. Questa città è stata abbandonata a se stessa, è stata distrutta e saccheggiata senza che neppure l’opposizione abbia fatto qualcosa per controllare. Quindi siamo stati costretti ad andare da soli». Sulla spaccatura del centrodestra ha poche parole. «Chi ha amministrato questa città finora dovrebbe solo chiudersi in casa, nascondersi visto i danni fatti a livello culturale, economico e paesaggistico». Rossella Liguori