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Cittadella scolastica, un mega fondo bloccato

Per la cittadella scolastica un mega fondo bloccato da anni. Si tratta di circa 15 milioni di euro che dovrebbero servire alla realizzazione di quella che è un’opera ambiziosa senza mai la posa della prima pietra. E si parla di oltre 18 anni. Una idea bella e complessa che si è scontrata contro la burocrazia; una progettazione del 1998 fatta di belle speranze arenatesi in cavilli politici e scontri in tribunali. Oggi la zona, divenuta discarica e scenario di continui roghi, richiede un controllo ed una messa in sicurezza dei luoghi. E’ la storia di contenziosi, sentenze, tar, ricorsi contro la Provincia di Salerno, confusione tra la ditta aggiudicataria dell’appalto e la seconda in graduatoria, che ha trasformato l’area di via Ticino in un paradiso di scarichi abusivi. Circa 60 ettari in attesa che si imbocchi la strada giusta per iniziare i lavori e soprattutto in attesa di quei 15 milioni di euro che sono ossigeno per la concretizzazione. “Stiamo migliorando l’offerta formativa sul territorio, ma resta un nodo da sciogliere che è quello della cittadella scolastica”. Così il sindaco Giuseppe Canfora, che è anche presidente della Provincia di Salerno, e nel corso dell’ultimo anno è riuscito a recuperare alcuni milioni di euro destinati all’opera. Il problema è l’avvio dei lavori che i ricorsi e le sentenze bloccano. Tutto fermo con le quattro frecce ed il rischio è di dover iniziare nuovamente tutto l’iter semmai dovesse esserci una sentenza a sfavore dell’ente provinciale salernitano. Si dovrebbe, quindi, rifare la gara con ulteriori mesi di stop forzato. A spiegarlo è Canfora che da una parte si dice speranzoso, dall’altra teme perché “alcuni fondi sono bloccati ed i tempi si stanno allungando a dismisura”. “Voglio informare i cittadini che per la cittadella scolastica è fermo da un bel po’ di anni un importo di 15 milioni di euro. Una cosa corposa che può far procedere i lavori senza particolari intoppi. Noi aspettiamo la sentenza e se dovesse essere favorevole alla Provincia potremmo iniziare immediatamente. Se il Tar, invece, dovesse darci torno si dovrebbe fare una nuova gara. Ci vorranno diversi mesi, poi si dovrebbe contrattualizzare l’inizio dei lavori, aprire il cantiere e tutto il resto. Ancora, quindi, tempi purtroppo lunghi. Noi stiamo facendo il possibile per quanto riguarda la nostra parte, come Comune e come Provincia. In questi anni abbiamo migliorato la scelta formativa e l’offerta nella città di Sarno e ci siamo adoperati per migliorare l’edilizia e la progettazione”.

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