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Canfora davanti al Tar ad ottobre. Sosterrà il comitato “No vasche”.

Anche il Sindaco di Sarno Canfora sosterrà gli ambientalisti anti-vasche di laminazione davanti al Tar. Ieri sera il Comitato No vasche è stato inviato ad una riunione a Sarno,dove alcuni contadini e proprietari di terreni soggetti ad esondazione del fiume hanno incontrato il sindaco Canfora per discutere delle problematica. Si tratta di persone che subiscono danni dagli allagamenti ed il Grande Progetto Sarno avrebbe come obiettivo la messa in sicurezza idraulica. Tutti – all’uninimità – si sono detti contro il GPS così com’è: infatti, attribuiscono la causa delle esondazioni al mancato dragaggio completo del fiume che non avviene dal 1962. Canfora si è pubblicamente impegnato a sostenere il comitato davanti al Tar nell’udienza del 24/ ottobre. In questo periodo tutti i componenti del comitato stanno lavorando per tessere una rete che coinvolga il maggior numero possibile di amministrazioni dell’intero bacino del Sarno.

Le nostre proposte – ha spiegato il presidente Emiddio Ventre – per investire i 217 milioni e condivise del sindaco di Sarno, elaborate dal gruppo tecnico 

presieduto dall’Ing. Adamo sono le seguenti:

1) Dragaggio sistematico e fatto per bene del Sarno e dei suoi affluenti ;

2) Eliminazione degli scarichi illeciti;

3) completamento dei sistemi fognari dei Comuni facenti parte del comprensorio del Sarno e il loro collettamento negli impianti di depurazione; 

4) Eliminazione della Seconda foce del Sarno prevista a Torre Annunziata (Rovigliano) ;

4) Eliminazione di tutte le vasche di laminazione previste nel Grande Progetto Sarno

5) Rinaturalizzazione del Fiume, non attraverso la creazione di “paludi” e zone cosiddette umide e, renderlo fruibile a tutti;

6) Riapertura del Canale Conte Sarno ;

7) Manutenzione ordinaria e straordinaria delle vasche esistenti (Cicalesi, Pianillo, Fornillo etc…) ;

8) Riduzione del consumo di suolo e tecniche agronomiche di conservazione del suolo ;

9) Incentivazione alla creazione di giardini pensili e orti urbani;

10) Ingegneria naturalistica;

11) Coinvolgimento dell’università italiane per la redazione di  linee guida sulla mitigazione del rischio idraulico del Sarno;

12)  Implementazione dei sistemi di monitoraggio e di allertamento in caso di forti piogge ricadenti sul bacino

 


 

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