I campi sono sott’acqua e si cercano le responsabilità con la Procura della Repubblica. Vengono fuori le prime verità. E’ tutto dovuto ad uno scarico del troppo pieno e ad una mancata captazione per un guasto. Nella giornata di ieri, un summit a Palazzo san Francesco ed il sindaco Giuseppe Canfora, immediatamente dopo l’incontro con il presidente dell’Ente Parco, Massimiliano Mercede, ha fatto sapere che chiederà lo stato di pubblica calamità. Dopo numerosi sopralluoghi e le denunce da parte del Comune e dell’Ente Parco è stato constatato che gli allagamenti degli ultimi mesi sono dovuti ad una cospicua riduzione delle portate d’acqua captate, in quanto le stesse per via del guasto verificatosi alla condotta di collegamento, non potevano essere addotte alla centrale di Foce, ed allo sversamento di una ulteriore portata nell’alveo del Rio Santa Marina, dallo scarico di troppo pieno del serbatoio a servizio della centrale di captazione di Lavorate di Sarno. E’ stato già accertato che nessuna responsabilità è ascritta all’Ente Parco che, unitamente al Comune di Sarno, si è attivato per segnalare agli organi competenti la pericolosità e la criticità della situazione ed ha, con diverse comunicazioni, autorizzato sempre il taglio di erba ed i lavori di manutenzione ordinaria.