Tre pappagalli protetti dalla Convenzione di Washington, quattro cardellini, due fringuelli, due ibridi di fringillidi e una persona denunciata: questo è il bilancio dell’operazione condotta ieri mattina dal Corpo Forestale, dai Carabinieri e dalla LAV a Sarno, in provincia di Salerno.
Ad operare congiuntamente sono stati gli uomini del Comando Stazione Carabinieri di Sarno, comandati dal maresciallo aiutante Tommaso Merola, del Comando Stazione del Corpo Forestale di Sarno e del Servizio Cites comandati dall’ispettore Franco Nicodemi con l’ausilio di volontari della LAV.
L’operazione è nata a seguito di segnalazioni pervenute ai Carabinieri di Sarno relative alla presenza, in un locale adibito a deposito, di animali protetti. Espletate le verifiche di rito è stato concordato il controllo congiunto Carabinieri, Forestale e LAV.
Le verifiche hanno consentito di individuare la presenza di un’Ara Ararauna, di un’ Amazzone fronte gialla e di un Cenerino a coda rossa, pappagalli protetti dalla normativa che regola il commercio di fauna e flora in via di estinzione, nonché di quattro cardellini, due fringuelli e due ibridi di fringillidi, detenuti in violazione alla normativa sulla protezione della fauna selvatica.
Poichè il responsabile non è stato in grado di mostrare idonea documentazione relativa alla lecita detenzione degli animali, gli stessi sono stati sequestrati penalmente e l’uomo è stato denunciato in stato di libertà. Gli animali sequestrati sono stati trasferiti in un centro di recupero di fauna del Corpo forestale dello Stato.
Sono state, inoltre, riscontrare irregolarità in merito alla detenzione di due cani non microchippati e non iscritti all’anagrafe
canina.“Questa operazione dimostra quanto sia preoccupante e diffusa la detenzione illegale di fauna selvatica ed esotica e il relativo al commercio clandestino – dichiara il dott. Ciro Troiano, il responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV che ha partecipato al sequestro.- Occorrono maggiori controlli e massima allerta per contrastare un traffico illegale che vede attivi gruppi organizzati, dotati di strutture, di mezzi e capaci di sofisticate modalità operative; per questo l’operazione di ieri mattina, portata a termine congiuntamente dai Carabinieri e dalla Forestale rappresenta un modello da seguire”.