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Aria irrespirabile e malori tra bambini e adulti. Denunce contro biogas

Aria irrespirabile, malori tra adulti e bambini in località Foce a Sarno, sotto accusa l’impianto di biogas.

Esposto in Procura del Movimento 5 Stelle, e i residenti sono pronti a dar vita ad un comitato con dei propri legali per procedere. Sono decine le denunce presentate negli ultimi giorni. Il Movimento 5 Stelle presenta un esposto per fare chiarezza, avviare indagini ed ulteriori controlli, soprattutto, sulla qualità dell’aria. Nella periferia della città si vive tappati in casa. Finestre chiuse per evitare gli odori nauseabondi provenienti dall’esterno; esalazioni che hanno provocato malori sia ai bambini che agli adulti.

Negli ultimi giorni, infatti, alcune persone residenti a Foce sono dovute ricorrere alla guardia medica, altre si sono recate al pronto soccorso. Tutte con gli stessi sintomi: vertigini e nausea.

LA TESTIMONIANZA 

A raccontare è Giovanni Manna. “Ho dovuto portare mia figlia e mia moglie dal medico, in piena notte – dice – dopo che per giorni hanno avuto malesseri a causa delle esalazioni provenienti dagli impianti. Non possiamo stare nemmeno più in casa, cerchiamo di non aprire le finestre. Questa non è vita. Ogni giorno rischiamo di sentirci male, di finire in ospedale, non sappiamo cosa respiriamo, tra la puzza del biogas che si mescola a quella proveniente dagli impianti di rifiuti. Qualche settimana fa, noi residenti delle zone in cui si avverte maggiormente il problema, siamo andati a protestare dinanzi al commissariato di polizia. E’ stato accertato ed evidenziato che l’aria è irrespirabile. Come possiamo continuare così?”.

I residenti della zona sono pronti a creare un comitato, nominando dei legali che possano procedere.“Chiederemo controlli e nel caso, la chiusura” Dicono, mentre negli ultimi giorni hanno chiamato sul posto anche i carabinieri del Noe.

IL SEQUESTRO A MARZO 

Dopo le segnalazioni e gli esposti in Procura presentati dall’amministrazione comunale, lo scorso marzo ci fu un ulteriore controllo agli impianti e la scoperta di sversamenti illeciti che portarono al sequestro di uno dei due impianti. 

Sul posto i Carabinieri del NOE di Salerno che eseguirono un decreto di sequestro preventivo di uno dei due impianti

I militari accertarono che lo scarico delle acque reflue industriali, provenienti dall’attività di produzione, veniva effettuato, in assenza di autorizzazione, nel “Canale Conte Sarno”, un corso d’acqua artificiale, affluente del fiume Sarno.

Il Sindaco Giuseppe Canfora, il Vice – Sindaco nonché Assessore all’Ambiente Roberto Robustelli e l’Assessore all’Area Legale Eutilia Viscardi, avevano sottoscritto diversi esposti – denunce, sollecitato e disposto continui controlli, anche con la Polizia Municipale, e collaborato con tutte le forze dell’ordine, per tutelare i cittadini di Foce, che più volte avevano, a ragione, sottolineato le loro sofferenze.

Al processo il Comune di Sarno aveva già fatto sapere che si sarebbe costituito  parte civile, come previsto in un atto deliberativo approvato nella precedente consiliatura, per rappresentare i cittadini e per avere il risarcimento dei danni.

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