Addio alla piccola uccisa appena nata, lanciata dal balcone del secondo piano e finita in una siepe. La tragedia a Roccapiemonte. E’ stata chiamata Maria, il nome della Madonna, è così che il vescovo Monsignor Giuseppe Giudice ha pregato per la piccola insieme alla comunità.
LE INDAGINI
La neonata di Roccapiemonte – come scrive Il Mattino – era ancora viva prima di essere lanciata – secondo la Procura di Nocera – dalla finestra del secondo piano dell’abitazione. È quanto emergerebbe dall’autopsia svolta ieri pomeriggio dal medico legale Giuseppe Consalvo. Per i risultati completi, toccherà attendere sessanta giorni. Ma le prime indicazioni fornite dall’esame rafforzerebbero quella che è stata sin dall’inizio la tesi del pm Roberto Lenza. E cioè, che la bimba dopo il parto, era ancora viva.
La morte sarebbe così riconducibile al lancio del corpicino avvenuto dal secondo piano della finestra del bagno di casa della coppia. Da parte di uno dei due genitori. Per gli investigatori si tende a ritenere sia stato il padre, in ragione delle condizioni di debolezza della donna, dopo aver partorito in casa. Il corpo della neonata era stato trovato alle 18 di mercoledì scorso, in posizione fetale, all’interno di una siepe. Aveva una ferita alla testa, segno di un trauma cranico, oltre a tracce di sangue sul corpo. Vicino era stato poi notato un ramo spezzato, all’interno del parco residenziale di via Roma.
Elemento, quest’ultimo, che proverebbe l’azione violenta commessa sulla piccola. Questa mattina, i due genitori, Massimo Tufano e Margherita Galasso, di 47 e 41 anni, saranno interrogati dal gip Luigi Levita, per la convalida del fermo.